Telegram è l’arma in più durante le votazioni in Iran

In Iran gli utenti attivi sono 20 milioni e con le elezioni in avvicinamento, le chat segrete sono la priorità. Vengono usate principalmente per chiedere voti, scambiarsi informazioni importanti. Insomma l’arma ideale per i candidati, oppositori e politici. Facebook e Twitter sono filtrati e ad altri social come Instagram funzionano a rilento. Grazie a Telegram riescono a circolare anche link di Youtube, solitamente vietati in Iran. Sono nati molti canali dedicati alle votazioni, calcolando che con l’aeroplanino possono tranquillamente girare sui telefoni informazioni riservate e normalmente vietate. La censura è altissima in questo stato che insieme alla Cina è tra i paesi più controllati del mondo. Tutti nello stato però, si chiedono se Telegram sia realmente sicuro, perché per esempio i link contenenti collegamenti a materiale porno vengono bloccati. Pare ci sia stato un accordo tra Durov (il fondatore di Telegram) e la casa bianca per combattere l’Isis, ma non si sanno le clausole dello stesso. Voi cosa ne pensate?

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